Modernizzare un’azienda imprenditoriale: i vantaggi dell’Interim Management
Mercati e competitività: l’esigenza di managerializzare i processi
La competitività globale dei mercati, i sempre più frequenti mutamenti di scenario e la crescente complessità delle problematiche gestionali, impongono alle aziende l’adozione di un approccio manageriale non più basato fondamentalmente sulle intuizioni e sul carisma del fondatore, ma sull’efficienza e la ripetibilità dei processi.
Una transizione necessaria questa, non ispirata da principi astratti o da un anelito di progresso, ma molto più banalmente dalla considerazione che chi non si modernizza rischia seriamente di restare escluso dal mercato a vantaggio di nuovi player internazionali o di vecchi competitor che invece hanno saputo rinnovarsi per tempo.
Se dunque l’imprenditore, o comunque la governance di un’azienda imprenditoriale, decide di cambiare il modello gestionale della propria organizzazione e dà avvio al processo di successione, si pongono immediatamente importanti interrogativi: a chi è opportuno affidare la leadership e la gestione del cambiamento organizzativo? Quali sono i passi da intraprendere per imboccare la giusta direzione?
Sostituire il direttore industriale: fosse così facile…
Per molti imprenditori la tentazione è quella di conservare il controllo dell’azienda, nell’illusione che basti sostituire il vecchio direttore industriale con uno nuovo, magari giovane, brillante, fresco di studi universitari e postuniversitari, ma già con un invidiabile pregresso di esperienze in realtà affermate e moderne.
Questo tipo di manager di carriera può anche essere preparato e scrupoloso, ma difficilmente in precedenza si è macchiato il curriculum accettando di guidare una vecchia azienda imprenditoriale per trasformarla in una nuova company pronta a presentarsi sul mercato globale.
Si possono facilmente immaginare le difficoltà che potrà trovare sul suo cammino un manager che fa il suo ingresso in quella che pensa essere un’azienda moderna, che viaggia a un certo regime, prendere quindi il comando di un meccanismo che ritiene rodato e ben oliato – soprattutto già dotato di un modello manageriale e professionalizzato – e che si ritrova poco dopo a dover cominciare da zero.
Probabilmente questa figura non sarà in grado di gestire la transizione perché manca dell’esperienza e del know-how necessari per avviare con competenza ed esperienza il motore del cambiamento.
Perchè affidarsi all’Interim Management
La tattica vincente per gestire il passaggio generazionale e il processo di modernizzazione di un’azienda imprenditoriale è quella di utilizzare una soluzione di Interim Management e affidare l’incarico ad un professionista esterno che nel bagaglio delle proprie esperienze annovera già l’aver affrontato sfide di questo tipo, tanto meglio se anche in contesti di maggiori dimensioni, più complessi e magari globali.
Quando la transizione viene gestita dallo stesso imprenditore o dai suoi consulenti abituali, oppure se l’imprenditore affida l’incarico a una figura con scarsa capacità decisionale autonoma, è estremamente improbabile che il cambiamento sia veramente in atto.
L’Interim Manager, oltre a possedere le competenze necessarie alla gestione di questo tipo di situazioni, è in grado prendere con tempestività le decisioni necessarie ed è del tutto indipendente da rapporti personali che rischiano di condizionarne l’operato. È il leader che costruisce il bridge tra passato e futuro, un modello manageriale vero e proprio. Tuttavia, affinché il cambiamento sia efficace e duraturo, è fondamentale che l’Interim Manager operi all’interno di una metodologia strutturata, come quella sviluppata da EIM, che garantisce l’integrazione di una figura stabile per la gestione operativa di un’azienda moderna e globale.
Preferire un passaggio graduale a un ‘big bang’ dirompente
Nella fase di transizione può essere molto rischioso scatenare una situazione di totale disruption: viceversa, è importante realizzare un passaggio graduale e condiviso con tutte le componenti aziendali, per favorire un cambiamento culturale e strutturale fluido e costruttivo. Un’operazione che a un manager di carriera può riuscire particolarmente ostica, perché nel momento in cui entra in azienda e trova una situazione piena di falle e di intoppi rischia di essere a sua volta soverchiato dalle cattive abitudini dell’organizzazione. Avendo la comprensibile ambizione di ricoprire il suo ruolo per molti anni, deve necessariamente concentrarsi sulla costruzione di alleanze e trovare delle mediazioni che gli evitino di essere rigettato dal sistema; inoltre, essendo stato assunto dall’azienda, non può certo prendere una posizione di netta opposizione, rischiando di inimicarsi gran parte della struttura. Rimane solo la scelta tra adeguarsi o rinunciare all’incarico.
Molto meglio allora che questo momento lo viva e lo gestisca con la massima efficienza un professionista esterno che non ha mai avuto né l’ambizione né l’aspettativa di rimanere a lungo, un Interim Manager che conosce chiaramente l’obiettivo e mette in campo senza esitazioni tutta la sua competenza e focalizzazione per realizzarlo.
Competenze manageriali forti per trasferire una cultura aziendale nuova
Nella sua esperienza ultratrentennale, EIM ha definito con precisione le caratteristiche qualificanti – ed indispensabili – di un Interim Manager chiamato a supportare un’azienda imprenditoriale nelle sue fasi di rinnovamento, al di là del contesto specifico nel quale essa opera.
Non è sufficiente che questa figura sia adeguatamente preparata per ricoprire il ruolo richiesto, per affrontare la complessità dell’attività e la gestione dell’azienda: il suo profilo deve essere addirittura più ampio rispetto a quanto teoricamente potrebbe sembrare necessario. Le sue competenze devono superare i margini del contesto nel quale opererà, competenze che ha acquisito grazie all’esperienza maturata in aziende di maggiori dimensioni nelle quali ha potuto ‘toccare con mano’ modelli manageriali più efficienti, che potrà replicare con successo. L’aver gestito situazioni del tutto simili o perfino più complesse, lo rende consapevole e sicuro sul ‘da farsi’ nel momento in cui sarà richiesto il suo intervento.
L’Interim Management è la soluzione che è al contempo custode e portatrice di una cultura nuova, da trasferire nel contesto in cui viene applicata. Tuttavia, perché questo passaggio avvenga in modo efficace e strutturato, è determinante l’approccio metodologico con cui viene implementato. Il METODO EIM è stato sviluppato proprio per garantire che l’Interim Manager possa trasferire con successo non solo competenze manageriali avanzate, ma anche un sistema di gestione e di processi che renda il cambiamento sostenibile nel lungo periodo.
Mostrare operatività, essere da esempio per tutti
L’Interim Manager è operativo: al cospetto dell’organizzazione è un “role model”, insegna agli altri mentre agisce lui stesso, mostra a ciascuno come attivare il cambiamento nella pratica quotidiana.
Il modello accademico-professionale, così come quello consulenziale, in questi contesti non funziona. La nostra esperienza in EIM ci ha insegnato che il personale, nel momento in cui non ha una comprensione esatta della richiesta, tende a rigettarla. Al contrario, dando l’esempio, il manager rinforza la sua autorevolezza, le persone gli accordano fiducia, lo riconoscono come leader e lo seguono. Importantissimo però che il suo atteggiamento sia sempre improntato al massimo rispetto e attenzione nei confronti delle persone alle quali, con empatia e apertura al dialogo, sta indicando la nuova strada da intraprendere.
Contemporaneamente, l’Interim Manager deve possedere spiccate doti di leadership, sia con gli operai sia con lo stesso imprenditore, deve dimostrare elasticità, intelligenza emotiva, capacità di ascolto. Non solo, le idee e i concetti che condivide, devono essere robusti, basati su una dimensione numerica solida e misurabile: in questo modo, dimostrerà di saper indicare cosa fare e con quale priorità, sulla base di analisi chiare e oggettive.
Avviare un percorso guidato dalla soluzione EIM significa applicare un metodo vero e proprio, nel quale l’Interim Manager entra a tutto tondo nella struttura per affrontare e gestire il cambiamento. Grazie a un approccio strutturato e a una rete di professionisti selezionati, EIM garantisce non solo le capacità e l’affidabilità di un manager preparato, ma anche l’intero percorso di trasformazione, costruito su solide basi metodologiche. Questo permette all’imprenditore di affrontare il cambiamento con maggiore fiducia, visione strategica e risultati oggettivamente misurabili.
Per conoscerne tutti i dettagli e scoprire di più sull’approccio che EIM adotta