Il manager per la crescita
Introduzione all’episodio a cura di Guido Tarizzo, Partner e Founder di EIM Italia
In questa intervista, Michele Bruno – Managing Partner di EIM Group – e Alberto Gennarini – Founder e Managing Partner di Vitale & Co. e Senior Advisor di EIM Italia – intervistati da Silvia Sgaravatti – giornalista e conduttrice tv di Class CNBC discutono di quali competenze manageriali devono dotarsi le aziende per affrontare con successo un percorso di crescita, e soprattutto di che tipo di ambiente è necessario creare in azienda quando si vuole crescere.
Innanzitutto, bisogna voler crescere. Non è sempre così scontato: spesso un eccesso di prudenza, l’incapacità di “leggere” in modo adeguato i fenomeni di mercato (soprattutto nei mercati globali), l’inesperienza, la mancanza di risorse e di competenze, si traducono in inerzia e mancanza di iniziativa e conducono l’azienda alla stagnazione o alla regressione.
Invece crescere è indispensabile per sopravvivere e garantire la permanenza dell’azienda nel lungo periodo: è una scelta obbligata e bisogna attrezzarsi. Non solo: un percorso di crescita proiettato verso il futuro non è mai uguale a quello che si è fatto in passato, non si possono ripetere “le stesse cose fatte prima”.
Una crescita di successo richiede innanzitutto un approccio progettuale: obiettivi, tempi, scadenze, risorse dedicate. Non è la routine e l’errore che molte aziende fanno è affidare progetti di crescita – anche molto impegnativi – a risorse già oberate di lavoro nella gestione quotidiana. Il risultato è che si dedica l’80% del tempo e dell’energia alla routine e il 20% (in pratica, i ritagli di tempo) al progetto di crescita (un’acquisizione e la sua integrazione, un green field, il lancio di un nuovo prodotto, etc.).
Quindi uscire dall’emergenza e dare piena dignità progettuale al percorso di crescita; obiettivi chiari (pochi), condivisione, focalizzazione, tempi certi e risorse dedicate.
Il management e la squadra devono essere coerenti con gli obiettivi della crescita: è necessario portare a bordo – oltre a metodo e competenze – esperienza: qualcuno che “l’abbia già fatto”. Pur nella novità di un percorso di crescita che – come abbiamo detto prima – non è mai uguale all’altro, poter contare sull’esperienza di chi ha già vissuto esperienze simili con successo aiuta ad andare veloci, evitare errori banali, dà sicurezza al team e aumenta il know-how progettuale.
I protagonisti del progetto di crescita sono il CEO, il CdA e il management team. Governance dell’azienda e governance di progetto interagiscono lungo tutto il percorso e il CdA è il punto di riferimento per tutti gli attori coinvolti.